Più smart

Stefania Montis

La mia casa é piccina
nove metri per il lungo
quattro metri per il largo.
Tutto il mio mondo si racchiude in trentasei metri quadri,
ma grandi sono le cose che posso fare
in questo piccolo mondo.
E’ sufficiente un cavalletto
ed è subito arte del disegno,
ma con le matite in mano non amo stare in piedi,
mi siedo sulla “fitball”
così basta un gesto ed è subito “fitness”
In un piccolo angolo
davanti alla finestra
c’è una scrivania.
E’ sempre stata lì,
più per una questione estetica
per per una sua vera e propria
utilità funzionale.
L’ho sempre ammirata
ma raramente ci ho passato del tempo
Il divano è sempre stato il mio rifugio preferito
anche con il pc sulle ginocchia.
Ma ora che il lavoro è diventato “smart”
quella scrivania,
in quel piccolo angolo davanti alla finestra,
è diventata il mio “desk”.
E’ cambiata la forma,
sono cambiati i ritmi,
si sono modificati gli spostamenti
ma la sostanza è sempre la mia sostanza.
Il mattino la sveglia suona sempre alle 6
e dopo un’abbondante colazione
mi preparo di tutto punto per andare a lavorare,
mi trucco persino!
Il percorso è breve, dal bagno al “desk” intercorrono appena 7 metri.
Alle 7,30 posso iniziare con tutta tranquillità
la mia giornata in grande “agilità”.
Un saluto veloce ai miei colleghi nella chat di gruppo,
giusto per non essere troppo antipatica,
per poi continuare con la classica routine
che contraddistingue il mio lavoro.
Eppure a ben pensarci qualcosa è cambiato
La tensione si affievolisce.
Mi fanno compagnia le mie sigarette,
i miei caffè,
le mie tisane.
Il lavoro scorre lento ma produttivo,
interrotto qua e là dal telefono che squilla.
Un’informazione, una rassicurazione,
una consiglio,
il tutto dispensato con tutta la gentilezza che possiedo.
È strano a dirsi, ma le persone dall’altro capo del telefono
mi stanno più simpatiche del solito.
Il mio sguardo spesso oltrepassa i vetri della finestra.
Questa strada di certo non è trafficata
niente balconi,
niente bandiere tricolore,
niente arcobaleni,
niente cori alle finestre.
Eppure, dopo anni di totale indifferenza,
ho finalmente scoperto
che è contraddistinta da un gradevole via vai,
poche automobili,
qualcuno esce per la spesa,
qualcuno per fare due passi,
chi porta la mascherina e chi no,
chi porta i guanti e chi no.
Osservo con attenzione ogni persona,
da dove viene, dove va
quante volte viene e quante volte va.
Insomma mentre lavoro
posso farmi anche un po i cazzi degli altri.