Videogioco

Nicola Sirtori

Forse hanno vinto loro. Ci stanno chiudendo in un videogioco.

Lo vedevo là, dal mio terrazzo, oltre le finestre del vicino, il maxischermo al plasma emanare, dentro e fuori il salotto, in rapida sequenza flash di luce, esplosioni, cambi rapidi di direzione, salti di improvvisi fossati, corse a scatti, da soldatino di pixels. Sguardo fiero verso il target segreto della prima stanza del primo livello. Già!… La stanza!…o meglio il salotto, il soggiorno del vicino, pareva vuota! Il televisore animato di vita propria. TOC TOC! C’è nessuno là dentro? L’inquilino, forse, sprofondato in un divano che la finestra non inquadra. Sprofondato fino a sparire. Risucchiato in uno spazio ignoto. Mentale, forse. Virtuale. Dove null’altro accade oltre alla proiezione dello schermo che cancella ogni presenza, la ingloba. Quasi la reclutasse per un prossimo game. Game over! Avanti il prossimo, che non è più prossimo. Ha perso la prossimità col prossimo. Il contatto. Letale. Meglio sprofondare nel mono-divano a una piazza. Sparirci dentro coi pensieri, coi sensi, con tutto per non sentire la morsa del lockdown. Top down imposto dall’alto al basso. Inscatolati dai nostri governanti, come tonni. Per preservarci sani, come pesci. Freeze surgelatore. Sento freddo. Quella finestra diventa di ghiaccio ora. No! Inquilino, mio vicino assente, ti immagino IO ti immagino sprofondato nel divano. Ma forse il divano non c’è, nemmeno una poltrona, una sedia, uno sgabello. Nemmeno tu ci sei più. Solo il maxischermo che lampeggia parvenze di vita nella stanza. NO! Non non ci voglio entrare in quel gioco!!! Senti che bello il sole! Il sole di questa lunga primavera del risveglio animale. Senti come scalda la mia pelle questo sole già alto qui sul mio terrazzo fiorito come mai. Io non ci entro nel loro gioco! IO! Io qui da solo sul mio terrazzo. Solo sul mio terrazzo vuoto. Io. Solo. E il sole. Solo. Lo vedo il sole. Un sole solo. E io di fronte, al sole. Sole sempre più grande. Sempre più abbagliante. Si sta avvicinando! Improvvisamente, rapidamente…… O io mi sto avvicinando a lui! Io e il mio terrazzo ci stiamo avvicinando al sole. Ora incombe. Palla gigante infuocata. E scotta. Brucia. Gli devo sparare. Farlo esplodere prima che sia troppo tardi. O scansarlo con gesto rapido, del joystick, saltando giù da questo terrazzo. Cambiare livello, stanza, spazio, dimensione. Subito. JUMP! Salto…. Buio. GAME OVER! Buio… … … Luce! Che spavento! Pensavo fosse tutto finito così e….e invece no! Eccola! La freccina magica; il mouse che la spinge rapido sull’iconcina della seconda vita. CLICK! Loading….please wait. Ready! E ancora…. PLAY! Io non ci entro nel loro gioco.